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 Risorse > Bio Architettura / Edilizia Biologica

 


   In questa sezione viene promossa la Bioarchitettura come espressione per migliorare la qualità della vita nel rispetto della natura e delle risorse a disposizione.

Edilizia ecologica. Perché?
da: Wienke, Uwe: Manuale di Bioedilizia, 3a ed., Roma 2004
 
Agire ecologicamente significa utilizzare e gestire le risorse naturali considerando, non solo la loro disponibilità sul mercato e il loro prezzo, ma sempre,nella piena consapevolezza, che la loro quantità sulla Terra è limitata e che il loro uso può generare effetti negativi sull'ambiente, nostro unico habitat. L'edilizia ecologica nasce come reazione alla grave crisi ambientale in cui attualmente ci troviamo e il suo obiettivo principale è quello di mitigare gli impatti ambientali connessi all'edilizia. I sintomi più rilevanti di questa crisi in atto sono: 
inquinamento atmosferico (CO2 e altri gas) e i suoi effetti negativi (effetto serra, distruzione dello strato di ozono, piogge acide, malattie correlabili, ecc.);
prevedibile esaurimento delle risorse naturali non rigenerabili (petrolio, gas naturale);
inquinamento delle acque e del suolo e crescenti consumi di acqua potabile;
dissesti idrogeologici che si verificano in ogni parte del pianeta;
diminuzione della biodiversità, cioè delle specie animali e vegetali.
Uno dei maggiori responsabili di questo degrado è l'edilizia (in senso lato); essa, infatti, incide per un terzo circa sul consumo totale dell'energia nel mondo (1992) e per il 40 per cento su quello dei materiali. La costruzione di nuovi edifici e di relative infrastrutture, le attività estrattive, gli stabilimenti per la lavorazione e trasformazione e lo smaltimento dei rifiuti edili consumano sempre più nuove fasce di territorio. L'estrazione della materie prime, la produzione e la lavorazione dei materiali e i relativi trasporti, l'esecuzione e la manutenzione delle opere, nonché la demolizione e lo smaltimento degli edifici consumano un'immensità di energia, tuttavia la maggior parte dei consumi energetici attribuibili all'edilizia viene impiegata per la climatizzazione e l'illuminazione degli edifici. Tutta questa energia oggi è principalmente prodotta dal petrolio e dal gas metano, da risorse cioè più scarse e destinate ben presto ad esaurirsi. Il petrolio e i suoi derivati sono anche la materia prima di molti materiali e prodotti usati nell'edilizia. Poiché, come abbiamo visto, questa risorsa sta rapidamente diminuendo, i consumi di energia e di materiali derivati dal petrolio dovrebbero essere drasticamente ridotti. L'inquinamento atmosferico è dovuto in gran parte alla climatizzazione degli edifici. Benché la parte del leone spetti al traffico motorizzato, in Italia, la climatizzazione si colloca subito al secondo posto per entità delle emissioni. In molte aree urbane le crisi idriche si susseguono sempre più velocemente l'una all'altra e l'acqua potabile di buona qualità è ormai diventata una leggenda, o solo un bel ricordo dei tempi andati. Le cause sono da ricercare nel crescente consumo idrico per usi domestici ed industriali e nell'inquinamento delle falde idriche da parte dell'agricoltura, delle discariche, delle zone industriali e delle acque reflue urbane. Altri tipi di inquinamento, che ormai ci affliggono e che vanno ad aggiungersi a quelli appena descritti, sono i rumori provenienti dal traffico stradale e i campi elettromagnetici creati da linee elettriche ad alta tensione. A questo panorama abbastanza inquietante va a sommarsi un ulteriore e particolare tipo di inquinamento, non meno preoccupante, quello cioè relativo agli ambienti confinati, il cosiddetto "inquinamento indoor", dovuto all'introduzione di sostanze tossiche negli edifici e alla ridotta ventilazione degli stessi. L'inquinamento da gas, polveri, fibre, microbi, muffe e agenti chimici sta all'origine di varie tipologie patologiche, conosciute come "Building Related Ilnesses" (BRI) e "Sick Building Syndrome" (SBS), che si manifestano con svariati disagi, ma che in certi casi assumono anche carattere di gravissime malattie 8asma, neoplasie). L'aumento di queste malattie rappresenta ormai un grave problema per la sanità pubblica. In Italia, l'inquinamento indoor è risentito particolarmente nei grandi edifici interamente climatizzati adibiti ad uffici come centri direzionali, sedi di amministrazioni pubbliche e private, banche, ecc. L'edilizia moderna ha anche cambiato lo stile dell'abitare. La nuova urbanizzazione è caratterizzata da grandi e stereotipi palazzi a più piani in vive e lavora la maggior parte della gente che ha un solo desiderio: sfuggire da questi luoghi e costruirsi una propria casa nel verde. Un ulteriore effetto negativo dell'edilizia moderna è la perdita delle tradizioni edili. Questo fatto non è solo deplorevole dal punto di vista culturale, ma comporta anche delle implicazioni economiche ed ecologiche. La perdita delle tecniche tradizionali è una delle cause degli immensi consumi energetici avendo anche disimparato a costruire gli edifici in rapporto alle condizioni climatiche locali e alle risorse del luogo, ed inoltre grava sul recupero e sul restauro del nostro patrimonio storico-architettonico.

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